giovedì 19 aprile 2012

Di premi e altri pensieri

Io e Casa Facile

Corie mi ha assegnato un premio che mi è piaciuto molto perché con l’intervista  permette di conoscere meglio le blog-amiche che mi circondano. Altro motivo per cui ringrazio Corie e di avermi un po’ scrollata. Sono giorni che con la scusa di leccarmi le ferite non scrivo, non vi leggo e mi sto lasciando trascinare sempre più giù dalle mie preoccupazioni e da quello che credo sia depressione.

Pubblicare questo post è per me un tentativo di reagire a tutto il buio che mi sento attorno (ma soprattutto dentro), mi sto obbligando a concentrarmi su qualcosa, a scrivere per rimanere viva e non affondare.
Voglio cogliere al volo la  corda che mi ha gettato Corie, farmi forte delle ultime forze che mi restano  e non mandarle sprecate. È così che con il massimo impegno, prima di assegnare a mia volta il premio, rispondo anch'io alle 10 domande di rito (vi confesso che ora invece di scrivere avrei voglia di piangere ma stringo i denti e cerco di non farlo).

Qual’é la tua rivista di moda preferita?
Non compro riviste di moda ma in compenso adoro quelle dedicate alla casa, proprio ieri mi è arrivata a casa una copia di CasaFacile e vorrei tanto abbonarmi, devo solo raccimolare i soldi per farlo.
Lo scorso anno ero abbonata a Casaviva, poi hanno cambiato un po’ il layout delle pagine e lo stile nuovo mi ha lasciato un po’ perplessa e non ho continuato a comprarla.
Mi piace fantasticare su quello che le case possono diventare, immaginare reale tutto il loro potenziale, non a caso la mia casa è in continua evoluzione.

Chi é il tuo cantante/band preferito?
Non ho un cantante preferito, dipende molto dal momento. Vado più ad ondate, per cui mi fisso con un cantante o con delle canzoni e vado avanti finche non mi passa. Preferisco comunque quelli italiani, di cui posso afferrare al volo e cantare le parole. Tra i miei preferiti Jovanotti e Biagio Antonacci.

Qual é la tua You Tube Guru Preferita?
Non sto così spesso al computer, se non per lavoro, e non frequento You Tube, almeno non ancora. È presto per rispondere.

Qual é il tuo prodotto make up preferito?
Matita nera (immancabile).

Dove ti piace vivere? 
Immersa nella natura. Ho bisogno del contatto con gli alberi e il cielo azzurro. Gli alberi mi consolano, mi danno serenità. Quando sono giù  penso al bosco vicino a casa dei miei, alle foglie mosse dal vento, alla casetta che mio fratello aveva costruito sull’albero e alle estati che ci ho passato nascosta, a studiare, a piangere e pensare.
La campagna è quello che fa per me.

Qual é il tuo film preferito?
Sono una romanticona e adoro i film d’amore, di quelli con il lieto fine perché, cavoli, almeno della finzione, il lieto fine ci vuole!  E se sono poco realistici chissenefrega.
Anche quelli strappalacrime hanno un certo fascino su di me. Mi commuovo facilmente, ho pianto anche guardando Up.

Quante paia di scarpe possiedi?
Non poche, ma mai abbastanza. Il mio sogno è poterne abbinare un paio ad ogni vestito che ho. Tempo fa stavo per buttarne un paio che ho comprato quando c’erano ancora le lire... Non ridete, ce le ho ancora e anche in buono stato... Ieri le ho messe e almeno tre persone mi hanno detto quanto erano belle e volevano sapere dove le avessi comprate.
120mila lire spese bene, e ammortizzate ancor meglio!
Per la cronaca sono delle Frau strepitose.

Qual é il tuo colore preferito?
Verde, ma non un verde qualunque. Odio il verde bosco e il verde pisello dei pennarelli che non è mai veritiero. Il mio è un verde che si trova raramente, ha un’anima country ma non pastello. Non è verde foglia e neanche pistacchio... Insomma non ve lo so descrivere ma è proprio quello lì.

Il premio da assegnare è questo qua:


Una vera dichiarazione d'amore nei vostri confronti!

Ora non vorrei tediare le mie amiche con le solite catene, poco gradite anche a me, ma lancio loro la palla  solo perché trovo gustosa l’idea dell’intervista a le invito a rispondere anche senza sentirsi in obbligo a girare a loro volta il premio. Dai, fatemi scoprire qualcosa in più di voi!
Ora tartasserò con il premio queste 10 amiche blogger (ora è un po' tardi e crollo dal sonno. Vi do tempo fino a domani per accorgervi del premio, poi passerò ad avvisarvi):

L’ho detto spesso, e lo credo ancora, che scrivere per me sia terapeutico. Mi fa stare un po’ meglio, allevia la tristezza e, soprattutto, tiene lontani dalla mia mente i pensieri cattivi, quelli duri a morire che mi tartassano anche di notte, quando la mia mente non è impegnata in qualcos’altro.
Scrivo per non morire dentro, per sentirmi meno sola, pensando che da qualche parte, lontano, qualcuno leggerà le mie parole...
Però quanto è faticosa ‘sta vita... a saperlo prima ci avrei fatto un pensierino sul fatto di venire al mondo...
AAA Ottimismo cercasi!
Tranquille, ogni tanto passa anche di qua.

sabato 14 aprile 2012

Piccole gioie

Quando, sul finir della settimana, a metà giornata ti senti stanca, spossata, non ne puoi più di lavorare e non ti aspetti niente di bello da quel che resta della giornata, basta tornare a casa, arrivare in cucina e trovare dei ranuncoli gialli


guardare meglio


 e scoprire che c'è un biglietto proprio per te


La calligrafia mi sembra proprio quella di Elly (ma è facile, Pilo non scrive ancora!)

Per la mamma dalla sua Topolina...
... è proprio lei, la chiamo così da quando è nata.

È così che si rimette a posto una giornata!

venerdì 6 aprile 2012

Ma di che crisi stiamo parlando?


Crisi.
Crisi nera. C’è bisogno di tagli e sacrifici.

- 3 aprile: A Gela un'anziana di 78 anni, Nunzia C., si suicida gettandosi dal quarto piano della sua casa dopo un taglio di 200 euro, da 800 a 600, alla pensione.
- 29 marzo: A Verona un operaio edile di 27 anni, di origini marocchine, si da' fuoco alle gambe e alla testa dopo essersi cosparso di benzina nei pressi del municipio di Verona.
- 28 marzo: A Bologna un artigiano di 58 anni di Ozzano Emilia, G.C., si da' fuoco nel parcheggio dell'Agenzia delle entrate. in via Paolo Nanni Costa. Aveva una pendenza con il fisco di 104mila euro e un processo, chiuso proprio quel giorno con una condanna, per false fatturazioni.
- 27 marzo: A Trani un uomo di 49 anni si suicida lanciandosi dal balcone di casa. Di professione imbianchino, da tempo non riusciva a trovare lavoro.
- 22 marzo: A Genova un disoccupato di 45 anni sale su un traliccio alla periferia della citta' e minaccia di uccidersi. Chiede aiuto per comperare scarpette ortopediche alla figlia malata.
- 15 marzo: A Lucca un'infermiera di 37 anni tenta il suicidio ingerendo un liquido tossico. Aveva perso il lavoro che aveva in un ospedale della provincia di Lucca.
- 9 marzo: A Ginosa Marina (Taranto) il titolare di un negozio di abbigliamento, Vincenzo Di Tinco, si impicca a un albero. Si era visto rifiutare da una banca un prestito di poco piu' di mille euro.
- 26 febbraio: Vicino a Firenze un imprenditore di 64 anni si impicca nel capannone della sua azienda. Aveva problemi economici.
- 25 febbraio: A Sanremo un elettricista di 47 anni, Alessandro F., si spara un colpo di pistola in bocca. Era stato licenziato da un'azienda di Taggia.
- 21 febbraio: A Trento un piccolo imprenditore, schiacciato dai debiti, si getta sotto un treno alla stazione. Lo salvano gli agenti della Polfer.
- 17 febbraio: A Napoli un uomo da tempo disoccupato tenta il suicidio con il gas in casa. E' la polizia, allertata dai vicini, a fermarlo.
- 13 febbraio: A Paterno' (Catania) un piccolo imprenditore di 57 anni si impicca a una corda legata ad un muletto. Era in preda alla disperazione a causa dei debiti della sua azienda di macchinari per l'agricoltura ad Acireale.
- 10 gennaio: A Ciro' Marina (Crotone) un cinquantenne da poco licenziato tenta il suicidio con un grosso quantitativo di ansiolitici. Lo salvano i carabinieri, chiamati da un trisettimanale locale cui l'uomo aveva mandato un'email in cui annunciava il gesto.
- 8 gennaio: A Bari Antonia Azzolini, 69 anni, e il marito Salvatore De Salvo, 64 anni, si suicidano lo stesso giorno, lei con barbiturici in una stanza di albergo della citta', lui in mare lungo il litorale. La coppia aveva gravi difficolta' economiche da quando, nel 2004, De Salvo aveva perso il lavoro di rappresentante di tessuti.
- 7 gennaio: A Policoro (Matera) un operaio edile di 58 anni tenta il suicidio con un colpo di pistola all'addome. Temeva che con la riforma della previdenza non sarebbe più potuto andare in pensione.
- 2 gennaio: A Bari un 73enne si getta dal balcone di casa dopo avere ricevuto dall'Inps la richiesta di restituire 5mila euro.
(dati presi dal web) 

Ma è di questi tagli che parla il governo?
Mi spaventa davvero che sempre più persone pensino alla morte come soluzione ai problemi che li attanagliano. È un male sociale che si sta diffondendo, sempre più persone perdono la fiducia, l’ottimismo e la volontà di continuare a vivere.
Non si tratta solo di crisi economica, l’Italia c’è già passata, è che non c’è più una visione "umanistica" della vita quotidiana, l'uomo non è più al centro di niente. Le esigenze umane non interessano nè la politica nè le aziende, le emozioni umane non servono più a niente, ciò che conta sono i numeri e che i conti tornino a chiusura di bilancio.

Le scuole dei nostri figli sono diventate piccole aziende e al centro della politica scolastica non c’è la crescita e lo sviluppo dei nostri bambini ma i conti, per cui la supplente non si chiama perché costa, l’ora di educazione fisica si fa se i genitori la pagano a parte, le fotocopie e altri materiali didattici vengono forniti agli alunni se i genitori li pagano a parte. E a condimento di tutto aumentano i costi di scuolabus e mensa (ma poi non c’è personale per lo sporzionamento ai tavoli perché costa, e i bambini mangiano sui piatto di plastica perché non c’è chi li lava dopo il primo turno a mensa).
Io lo vedo nella scuola e nell’azienda dove lavoro ma credo che tutto questo stia succedendo un po’ ovunque.

Non è solo crisi economica, è crisi totale dell’uomo e dei suoi valori.
In questo clima cresce anche l’egoismo individuale, non ci sono più relazioni sane tra le persone, manca la condivisione, la comprensione. Nella stanchezza generale ci stiamo scordando chi siamo. C’è bisogno di gentilezza, cortesia, consolazione e solidarietà. Non serve aspettare che siano gli altri a fare il primo passo.
Siamo uomini e come uomini dovremmo comportarci, non come animali.

Ma lo Stato dov’è?
La Repubblica fondata sul lavoro dov’è?
Una sana politica sociale dov’è?
La tutela dell’uomo, della famiglia, dei figli dov’è?
Ci si arrangia da soli, si fa quel che si può, ma a volte proprio non ci si arriva.

Caro Governo sei disposto a darci una mano?
Magari con un corso (GRATUITO mi raccomando) di sopravvivenza alla crisi.

Scusatemi per questo post nero, in periodo di feste vorremmo pensare solo cose belle e divertirci, ma sentivo il bisogno di parlarne, di far circolare questi fatti perchè chi può far qualcosa non si dimentichi di farlo.

domenica 1 aprile 2012

Voglia di primavera

La mia prima farfallina
È ufficiale, la mia voglia di primavera è sbocciata.
È da un mese che l’aspetto e ora mi ripaga con tutti i suoi colori. Nell’attesa in casa ho fatto piccole cose. Ago e filo sono stati i miei piacevoli compagni, ma anche terra e piccoli semi.
Ho seminato fiori e piantine aromatiche



Primule e violette

Ho comprato un piccolo ulivo e l’ho reso felice con tanti animaletti colorati



Ho messo in gabbia un piccolo Pisello odoroso e liberato i suoi uccellini


Ho chiesto a papi tuttofare una dimora per eventuali ospiti alati
Questa devo ancora essere colorata ma promette bene

La mia camelia mostra timida i suoi boccioli maturi, che tra poco esploderanno colmandomi di gioia

Amo il calore del sole sul mio viso,
il verde che rinasce e tinge i campi e le colline intorno a me
È primavera, la stagione del risveglio.
Ho voglia di pace e calma, di sorrisi gentili e teneri abbracci.
Il letargo è finito!
Ho voglia di essere felice. Lo sarò, nonostante tutto. Aprirò gli occhi alla natura e li volterò, invece, al buio triste e cupo che cerca di avvolgermi.
Non mi avrà, perché voglio vivere. Non posso batterlo ma posso ignorarlo.
È primavera, e a me basta questo.