Crisi.
Crisi nera. C’è bisogno di tagli e sacrifici.
- 3 aprile: A Gela un'anziana di 78 anni, Nunzia C., si suicida gettandosi dal quarto piano della sua casa dopo un taglio di 200 euro, da 800 a 600, alla pensione.
- 29 marzo: A Verona un operaio edile di 27 anni, di origini marocchine, si da' fuoco alle gambe e alla testa dopo essersi cosparso di benzina nei pressi del municipio di Verona.
- 28 marzo: A Bologna un artigiano di 58 anni di Ozzano Emilia, G.C., si da' fuoco nel parcheggio dell'Agenzia delle entrate. in via Paolo Nanni Costa. Aveva una pendenza con il fisco di 104mila euro e un processo, chiuso proprio quel giorno con una condanna, per false fatturazioni.
- 27 marzo: A Trani un uomo di 49 anni si suicida lanciandosi dal balcone di casa. Di professione imbianchino, da tempo non riusciva a trovare lavoro.
- 22 marzo: A Genova un disoccupato di 45 anni sale su un traliccio alla periferia della citta' e minaccia di uccidersi. Chiede aiuto per comperare scarpette ortopediche alla figlia malata.
- 15 marzo: A Lucca un'infermiera di 37 anni tenta il suicidio ingerendo un liquido tossico. Aveva perso il lavoro che aveva in un ospedale della provincia di Lucca.
- 9 marzo: A Ginosa Marina (Taranto) il titolare di un negozio di abbigliamento, Vincenzo Di Tinco, si impicca a un albero. Si era visto rifiutare da una banca un prestito di poco piu' di mille euro.
- 26 febbraio: Vicino a Firenze un imprenditore di 64 anni si impicca nel capannone della sua azienda. Aveva problemi economici.
- 25 febbraio: A Sanremo un elettricista di 47 anni, Alessandro F., si spara un colpo di pistola in bocca. Era stato licenziato da un'azienda di Taggia.
- 21 febbraio: A Trento un piccolo imprenditore, schiacciato dai debiti, si getta sotto un treno alla stazione. Lo salvano gli agenti della Polfer.
- 17 febbraio: A Napoli un uomo da tempo disoccupato tenta il suicidio con il gas in casa. E' la polizia, allertata dai vicini, a fermarlo.
- 13 febbraio: A Paterno' (Catania) un piccolo imprenditore di 57 anni si impicca a una corda legata ad un muletto. Era in preda alla disperazione a causa dei debiti della sua azienda di macchinari per l'agricoltura ad Acireale.
- 10 gennaio: A Ciro' Marina (Crotone) un cinquantenne da poco licenziato tenta il suicidio con un grosso quantitativo di ansiolitici. Lo salvano i carabinieri, chiamati da un trisettimanale locale cui l'uomo aveva mandato un'email in cui annunciava il gesto.
- 8 gennaio: A Bari Antonia Azzolini, 69 anni, e il marito Salvatore De Salvo, 64 anni, si suicidano lo stesso giorno, lei con barbiturici in una stanza di albergo della citta', lui in mare lungo il litorale. La coppia aveva gravi difficolta' economiche da quando, nel 2004, De Salvo aveva perso il lavoro di rappresentante di tessuti.
- 7 gennaio: A Policoro (Matera) un operaio edile di 58 anni tenta il suicidio con un colpo di pistola all'addome. Temeva che con la riforma della previdenza non sarebbe più potuto andare in pensione.
- 2 gennaio: A Bari un 73enne si getta dal balcone di casa dopo avere ricevuto dall'Inps la richiesta di restituire 5mila euro.
(dati presi dal web)
Ma è di questi tagli che parla il governo?
Mi spaventa davvero che sempre più persone pensino alla morte come soluzione ai problemi che li attanagliano. È un male sociale che si sta diffondendo, sempre più persone perdono la fiducia, l’ottimismo e la volontà di continuare a vivere.
Non si tratta solo di crisi economica, l’Italia c’è già passata, è che non c’è più una visione "umanistica" della vita quotidiana, l'uomo non è più al centro di niente. Le esigenze umane non interessano nè la politica nè le aziende, le emozioni umane non servono più a niente, ciò che conta sono i numeri e che i conti tornino a chiusura di bilancio.
Le scuole dei nostri figli sono diventate piccole aziende e al centro della politica scolastica non c’è la crescita e lo sviluppo dei nostri bambini ma i conti, per cui la supplente non si chiama perché costa, l’ora di educazione fisica si fa se i genitori la pagano a parte, le fotocopie e altri materiali didattici vengono forniti agli alunni se i genitori li pagano a parte. E a condimento di tutto aumentano i costi di scuolabus e mensa (ma poi non c’è personale per lo sporzionamento ai tavoli perché costa, e i bambini mangiano sui piatto di plastica perché non c’è chi li lava dopo il primo turno a mensa).
Io lo vedo nella scuola e nell’azienda dove lavoro ma credo che tutto questo stia succedendo un po’ ovunque.
Non è solo crisi economica, è crisi totale dell’uomo e dei suoi valori.
In questo clima cresce anche l’egoismo individuale, non ci sono più relazioni sane tra le persone, manca la condivisione, la comprensione. Nella stanchezza generale ci stiamo scordando chi siamo. C’è bisogno di gentilezza, cortesia, consolazione e solidarietà. Non serve aspettare che siano gli altri a fare il primo passo.
Siamo uomini e come uomini dovremmo comportarci, non come animali.
Ma lo Stato dov’è?
La Repubblica fondata sul lavoro dov’è?
Una sana politica sociale dov’è?
La tutela dell’uomo, della famiglia, dei figli dov’è?
Ci si arrangia da soli, si fa quel che si può, ma a volte proprio non ci si arriva.
Caro Governo sei disposto a darci una mano?
Magari con un corso (GRATUITO mi raccomando) di sopravvivenza alla crisi.
Scusatemi per questo post nero, in periodo di feste vorremmo pensare solo cose belle e divertirci, ma sentivo il bisogno di parlarne, di far circolare questi fatti perchè chi può far qualcosa non si dimentichi di farlo.
Sono brutti,bruttissimi tempi,per l'italia e per il mondo intero...non abbiamo più fiducia ne' in chi ci governa,ne' in chi ci da' lavoro(quando c'è)...e se manca la fiducia...tutto l'intero sistema vacilla...per poi crollare...tu ci credi in un miglioramento?io no francamente...prendiamo quel poco di bene che viene e godiamocelo fino in fondo e poi..purtroppo...si vedrà.
RispondiEliminaIo voglio continuare a sperare che qualcosa si possa fare. Forse servirebbe una bella tempesta politica che spazi via i vecchi e faccia arrivare facce e idee nuove, non so, ma voglio credere che migliorare si può.
EliminaSono tempi duri.
RispondiEliminaNon solo per la crisi economica in sè, ma anche per la solitudine che spesso accompagna questi momenti difficili.
Ma non perdo la speranza, bisogna reagire, affrontando i problemi materiali con la solidarietà e la condivisione.
Buona Pasqua.
Hai usato la parola giusta: solidarietà. Fa paura a tanti perché implicare il dare qualcosa e invece tutti cercano di tenersi stretto quel poco che hanno. Ma credo sia proprio questa la chiave, uscire allo scoperto e lottare gli uni per gli altri, uniti e non divisi. Qui non c'è il solito mare di mezzo, sembra piuttosto un oceano ma... forse si può fare
EliminaIo penso da giorni a queste persone che si suicidano ogni giorno... e penso anche che purtroppo siano morti vane, perché nessuno ai piani alti della politica sembra curarsene. Forse l'unica soluzione sarebbe che questi atti violenti fossero rivolti non più verso se stessi, ma verso coloro che con i loro privilegi hanno causato ammanchi e buchi nel bilancio dello Stato... A quel punto forse qualcuno inizierebbe a farsi qualche domanda sulla direzione che l'Italia ha preso!
RispondiEliminaAnche io qualche tempo fa ho sognato di andare a mettere una bomba nelle sedi di governo, ma poi sarei diventata peggio di loro. I furfanti sono loro, vanno smascherati e mandati via, tutti.
RispondiEliminaNoi siamo persone oneste e di pace non possiamo abbassarci al loro livello.
Fa paura la disperazione che possono aver provato tutti quelli che si sono tolti la vita, questo dovrebbe far riflettere il Governo. E se facessimo un TAM TAM sul web che diventi un tormentone, per loro?
Non chiedere scuse per un post del genere, anzi, io almeno te ne ringrazio. Di solito nella nostra quotidianità dimentichiamo le cose veramente importanti. Anche qui c'è tanta gente vittima di questa crisi. Praticamente ogni venerdì c'è qualcuno che si getta sotto un treno (e dico venerdì perché l'unico giorno in cui io prendo il treno per andare al corso di italiano, però immagino che durante il resto della settimana sia lo stesso). Coloro che abbiamo la fortuna di avere un lavoro abbiamo l'obbligo morale di essere ricettivi alle necessità degli altri e fare qualcosa per loro. Grazie un'altra volta per scuotarmi. Auguri di Buona Pasqua.
RispondiEliminaGrazie a te per essere sempre tra i miei lettori. In molte parti d'Italia stanno riscoprendo il baratto. Per molti potrebbe essere una buona idea per sfuggire alla crisi.
EliminaUn mio vicino di casa si fa pagare in generi alimentari dai clienti che non hanno liquidità per saldare i debiti.
Baci
e' un post duro ma molto giusto. La crisi che ormai dura da anni miete nuove vittime e fa tirare fuori il peggio da ognuno di noi. La guerra dei poveri, il terrorismo psicologico delle aziende, i clienti che minacciano di andarsene alla prima sbavatura nel servizio, inventando danni. E la casta sempre più casta. Noi abbiamo due buoni lavori, stipendi medi, ma gli aumenti spaventano anche me. A Milano la politica del sindaco è molto sul sociale, e sta dando ottimi frutti, la gente è contenta, be' chiaramente non tutta, ma ad esempio ha dato mezzi gratis agli over 65 a basso reddito e conosco persone normali, non poveracci che hanno potuto usufruirne. baciotti carissimi
RispondiEliminaIo ho lo stesso stipendio da quattro anni (sono sotto inquadrata e anche sottopagata) e oggi non riesco più a far fronte neanche alle spese minime. Se ne va tutto in mutuo e bollette. Non vado al cinema da un anno e quasi altrettanto a cena fuori. Ho comprato le scarpe nuove ai bimbi e il rosso non fa che aumentare.
EliminaPiù che lavorare 8 ore al giorno che devo fare? Intanto abbiamo già capito che quest'anno niente vacanze. Mi da i brividi pensare a come stanno le persone senza lavoro. Lo Stato ha il dovere di fare qualcosa.