lunedì 11 giugno 2012

Pulizie: questione di metodo (o di feeling)?



Io odio pulire e fare tutte le faccende di casa in genere.
Ciò non toglie che io debba farle ugualmente, soprattutto se voglio sopravvivere alla presenza di due piccoli pestiferi quali Elly e Pilo.
Da un po’ non riesco più ad organizzare il famoso giorno delle pulizie in cui mi dedico a pulire tutta casa, ci vogliono troppe ore e nel weekend c’è sempre qualcosa da fare, senza contare che mi piace anche dedicare più attenzione ai pargoli.
Facendo di necessità virtù, oltre a qualche ora nel fine settimana, cerco di occuparmi della casa nei momenti vuoti che mi restano, tipo la pausa pranzo e le mezzore che mi ricavo dopo il lavoro prima che rientrino i cuccioli di casa.
Inutile dire che non bastano mai: polvere e ragnatele sono più veloci di me e il disordine ormai è quasi la parola d’ordine in casa nostra.
Nonostante la lotta sia vana io provo e riprovo a star dietro a tutto e ora lo faccio con rinnovato spirito combattivo e rinnovato metodo. 
Volete sapere qual’è?
Ebbene, ho cambiato punto di vista.
Prima con la pulizia generale miravo all’effetto globale tralasciando i particolari, la casa era pulita ma c’era sempre qualcosa che mi appariva come fuori posto, qualcosa che mi disturbava.
Allora ho deciso di fare questa prova: pulire e sistemare procedendo per piccoli angoli, come a creare dei corner, dei set degni di essere fotografati. Ok, forse sto esagerando, diciamo degli angoli che risultassero abbastanza accoglienti ad un ipotetico ospite.
Così ogni volta immagino di entrare in casa mia come fosse la prima volta e con un punto di vista “estraneo” verifico cosa è gradevole alla vista e cosa no, quale angolo va svuotato perché troppo carico, quale migliorato, quale abolito completamente (vd. Banco da lavoro/giocattolo di Pilo che dopo mesi di inutilizzo è stato donato alla sua scuola).

Qui c'era il banco da lavoro di Pilo

Non vi sembra che ora sia meglio?
Oggi, ad esempio, in pausa pranzo mi sono dedicata al mobile dei lavoretti (chiamiamo così lo scaffale dove teniamo tutto l’occorrente per tagliare, cucire, incollare, colorare e pasticciare) e un po’ al salotto eliminando tutti quegli oggetti provenienti da altre stanze che, non si sa perché, finiscono sempre fuori posto. Li ho “buttati”, nel senso che li ho gettati al volo, nella loro stanza di destinazione appoggiandoli dove capitava per poi sistemarli quando verrà il loro turno.

I nostro mobile dei lavoretti... ancora non del tutto a posto!

Portaoggetti svuotato da carte, cartacce, accendini, chiavi, monetine... 

Nuova disposizione per libri...

... e lanterne

Concentrandomi su spazi più ridotti godo di risultati più veloci, basta poi non voltarsi dall’altra parte e scoprire gli infiniti angoli ancora da pulire.
Lavorando per piccoli obiettivi riuscirò ad avere una casa più pulita? 
Ai posteri, ossia a chi rientra dopo di me, l’ardua sentenza!
E voi con quale metodo affrontate le pulizie di casa?
C’è o no un trucco per farle al meglio e velocemente?
Ogni consiglio è gradito e prezioso.

14 commenti:

  1. A dire il vero penso che il tuo metodo sia quello migliore. Accatastare tutto in fretta serve solo a peggiorare la confusione. Besos!

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    1. Hai usato la parola giusta: confusione. Non è tanto lo sporco a darmi fastidio, non ce n'è mai così tanto, è la confusione che resta anche dopo aver pulito che mi irrita.
      Proverò ancora per un po' con questo metodo.
      Baci

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  2. Anche io mi dedicavo anima e corpo alle pulizie per un giorno solo, dopo di che non ne volevo più sapere per settimane. Poi sono passata al metodo opposto: non pulire. Sconsigliato per chi ha figli, anche nella versione "non pulire e non sporcare", coi figli non funziona. Ora credo di avere un metodo per angoli simile al tuo, ma con molta molta rilassatezza. Quindi nessuna perla di saggezza da parte mia...

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    1. Anche tu hai usato una parola chiave che ho fatto mia in questo periodo: rilassatezza.
      Io la chiamo lentezza ma credo che il senso sia lo stesso: più tempo per me, per i bambini e faccende con più calma senza l'ansia di dovermi sbrigare, tanto non mi corre mica dietro nessuno!
      Baci

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  3. Io faccio il minimo sindacale una volta la settimana. Praticamente spolveramento veloce, aspirapolvere e bagno.
    Il resto riordino una volta ogni tanto, quando proprio noto un gran casino.
    C'è da dire che casa mia non è che sia così disordinata, vestiti e giochi sono abbastanza in ordine.
    Le pulizie approfondite non mi interessano. In fondo troppa pulizia abbassa le difese immunitarie, no? ;)

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    1. Anche da me i giochi non sono un grosso problema, lo sono di più i vestiti dei bambini (ma quanti ne sporcano? è una cosa incredibile!)e libri e quaderni che usano di continuo, non ho più spazio.
      Forse è il caso di pensare ad una nuova mensola.
      Decisamente si. Ora lo dirò a PapiTuttoFare, ne sarà felicissimo!!

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    2. Scusa se scrivo qui però non riesco a lascire un commento indipendente, mi sfugge lo spazio dove dovrei scrivere. Il mio trucco è coinvolgere tutta la famiglia nell'ordine e nella pulizia, anche se il lavoro più pesante lo facciamo io e mio marito. Buona giornata.

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    3. Anche io cerco di coinvolgere i bambini ma non sono così assidui nell'aiutarmi. Intanto riesco a fargli eseguire piccoli compiti come apparecchiare la tavola e rimettere a posto i loro giochi dopo averli usati.

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  4. Primo: nella tua casa hai angoli molto accoglienti! Secondo: quello che stai facendo noi lo chiamiamo: snidare... perchè pur non avendo pargoli per casa, non si sa come, ad un certo punto ci si ritrova con una quantità incredibile di cose fuori posto o in attesa di essere buttate/eliminate. Snidiamo periodicamente e regolarmente (una volta al mese?). Basta concentrarsi su tutte quelle cose posate lì un attimo... :) ma che soddisfazione dopo! Un abbraccio

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    1. Snidare, mi piace questa parola, rendo proprio l'idea.
      Io odio "le cose poggiate lì solo un attimo" eppure lo faccio anche io... siamo incorreggibili.
      Grazie per i complimenti!

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  5. Ero una patita delle pulizie, praticamente non mangiavo per non sporcare, poi ho capito che era una mania.
    Ora eseguo a giorno fissi una stanza per volta(la mia casa è piccola e siamo in 4) e sembra procedere sufficentemente bene e io sono più rilassata.
    Bel blog, a presto

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    1. Anche quella di fare una stanza alla volta è una buona idea.Oggi, per esempio ho fatto la stanza dei bimbi e domani farò la mia.
      La cucina però la faccio praticamente sempre, a volte a fondo a volte solo l'indispensabile. Idem per il bagno

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  6. Siamo solo in 2 e piuttosto ordinati.
    Sanitari bagno ogni giorno prima di andare in ufficio.
    Spolverazio mobili oggetti e aspirapolvere e lavare per terra una volta a settimana. Aspirapolvere al bisogno + volte a settimana es. in bagno se ci sono capelli, cucina briciole, funziona. La casa è a posto, e noi reggiamo allo stress. baci ILARIA FROLLINI

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    1. Sei mitica.Io invece devo fare tutto la sera. Al mattino sono la prima ad uscire di casa e quando rientro trovo anche i piagiami sul divano!

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