martedì 29 novembre 2011

Libri che leggo: Nessuno si salva da solo

Da oggi, ogni volta che ne avrò tempo scriverò dei libri che ho letto.
Non sarà una recensione, non credo ne sarei capace, ma semplicemente scriverò cosa ne penso, descriverò quello che il libro mi ha fatto provare. Di solito quando inizio a leggere un libro, nella II di copertina appunto la data e tutto quello che mi salta in mente durante la lettura. Mi segno passaggi particolari e semplicemente ben scritti.
Ecco in questa etichetta I libri che leggo, trascriverò i miei pensieri sparsi. Voi siete libere di farne l'uso che volete, ignorare il post o lasciarvi consigliare da quanto ho scritto per le vostre letture.
Iniziamo con questo:

Titolo: Nessuno si salva da solo
Autore: Mazzantini Margaret
Prezzo: € 16,15
Dati: 2011, 189 p., rilegato
Editore: Mondadori  (collana Scrittori italiani e stranieri)

La storia
Delia e Gaetano erano una coppia. Ora non lo sono più, e stasera devono imparare a non esserlo. Si ritrovano a cena, in un ristorante all'aperto, poco tempo dopo aver rotto quella che fu una famiglia. Lui si è trasferito in un residence, lei è rimasta nella casa con i piccoli Cosmo e Nico. La passione dell'inizio e la rabbia della fine sono ancora pericolosamente vicine. Delia e Gaetano sono ancora giovani, più di trenta, meno di quaranta, un'età in cui si può ricominciare. Sognano la pace ma sono tentati dall'altro e dall'altrove. Ma dove hanno sbagliato? Non lo sanno.  

͋

Questo è il libro che mi sono portata sotto l'ombrellone la scorsa estate. 
Nessuno si salva da solo di Margaret Mazzantini, letto in quattro giorni.

Cosa dire, piaciuto o meno?
Della Mazzantini avevo già letto altri titoli e quello che io credo essere il suo capolavoro: Venuto al mondo.
Di sicuro Nessuno si salva da solo non è dello stesso calibro, non ha sortito in me gli effetti sconvolgenti dell'altro, non mi sono addormentata sul cuscino bagnato di lacrime ma devo dire che, in fondo, mi è piaciuto.
Sconsigliatomi dalle amiche, l'ho invece apprezzato per il suo stile asciutto e immediato, per il suo essere così realistico. Niente fronzoli, ma le parole/parolacce dirette mi hanno dato una forte sensazione di fastidio.
È una storia così drammaticamente vera, che appartiene al nostro tempo e potrebbe vederci tutti nei panni dei protagonisti. Nonostante sia chiaro fin dall'inizio che non ci sarà, per tutte le 189 pagine continui a sperare in un lieto fine, non solo per Gaetano e Delia ma per tutti, erigendo la storia a simbolo delle battaglie vinte, della possibilità di superare problemi e incomprensioni, dell'amore che non finisce, non si svilisce nel quotidiano e continua a dare linfa ai nostri cuori e alle nostre giornate. La speranza in un lieto fine che non arriva ti fa sentire sconfitta e al tempo stesso più realista.
La vita è così, e spesso non ti offre una seconda possibilità.
Chiudi il libro e pensi, per me non sarà così, non deve essere così, sarò più intelligente...

In alcuni passaggi mi sono riconosciuta, certi mi hanno fatto riflettere, altri mi hanno fatto paura per la loro veridicità. Ve ne offro alcuni:
È uno sbaglio andare a istinto. Ti porta fino a un certo punto, poi ti molla. Quando cominci a indurirti non hai più nulla, l'istinto muore giovane. Si trasforma in sospetto. E tu resti un semplice ignorante in balia delle tue menomazioni.
(Pensiero di Gae riguardo al suo lavoro come autore. Inevitabilmente mi ha fatto riflettere sulle mie aspirazioni da scrittrice senza fondamenta, senza scuola e non so se con qualche talento).

Bastava guardarlo attentamente, Gaetano, per capire che non era adatto a lei, che non erano adatti. Non erano all'altezza dell'impresa che intendevano compiere. Due velleitari pieni di buchi emotivi. Si erano annusati ben bene nell'arco di poche ore. Convinti di riempire ogni buco con la sola forza del pensiero. Il germe della distruzione albergava già in quella esaltazione. Due timidi asfaltati di rivalse che si palleggiano una sola mitomania, quella della loro unione. Un micidiale esempio di coppia contemporanea.
(Alzi la mano chi non ha qualche buco emotivo qualche falla che cerca di chiudere con l'altro...)

Il momento che vorresti morire e sai che invece nessuno morirà, e questo è addirittura peggio.
Quel cazzo di bambino ti guarda, pieno di moccio.
Ed è davvero piccolo. Ed è davvero il tuo. E sai che è davvero ingiusto. Ma non puoi farci niente.
...
Non avrebbe mai voluto nascere
...
La sensazione di dominare tutto dal momento che sai dominare la fame.
Svegliarsi al mattino con il buco. Registrare ogni movimento interno. Il piacere di sentire che la fame se ne va, come una coda cattiva, che le pareti non hanno più muco, sembrano unirsi come un'asola chiusa. Eppure avere ancora un sacco di energia, prodotta dalla psiche, da un gas interiore.
(Parole che sento così vere, capaci di descrivere i miei momenti di disperazione)

Troppo fragile per vivere e troppo potente per morire: questo era Delia a quel tempo.
(Parla di Delia. E pensare credevo parlasse di me!)

Come gli manca uno sguardo così. Se non lo conosci vivacchi e non ti manca. Ma se una stronza ti ha posato addosso quelle ali lì, ti ha fatto sentire l'eroe di una sceneggiatura temeraria, rimani tutta la vita un mendicante che va in giro a cercare quelle palpebre che si aprono solo per guardarti e si chiudono per imprigionarti.
(Mi è capitato di provare qualcosa di molto simile... quanto fa male)

Chiudo con questa, che preannuncia l'ineluttabile fine della loro storia:
Sto soffrendo, non sono più sicura di amare mio marito, ci siamo persi in un labirinto...

Dicono che quando uno si pone la domanda se ama o no il proprio partner, in realtà sappia già la risposta

10 commenti:

  1. Alla faccia! Meglio di una recensione! Comunque l'ultima frase che hai scritto è vera: si ama e basta. Quando ci si fa delle domande... In realtà non si ama più

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  2. concordo con EU, meglio di una recensione!
    Anche io ho letto il libro e devo dire che ho fatto fatica a finirlo...pur essendo cortissimo...mi aspettavo qualcosa di meglio dalla Mazzantini e anche a me la troppa volgarità dopo un pò da fastidio!
    in conclusione non lo consiglierei o regalerei a nessuno!!
    a presto
    CRI

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  3. Mi ritrovo molto in questa tua recensione che, tra l'altro, mi è piaciuta molto.
    Io l'ho appena letto e ne ho appena parlato nel mio blog in cui raccolgo i libri letti.
    Anche a me le parolacce hanno dato molto fastidio!
    Ciao!

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  4. Sono contenta abbiate gradito la mia "recensione". Anche io non lo consiglierei come regalo di Natale.
    @Alchemilla: stavo cercando un modo di creare un angolo in cui parlare solo di libri ed ho pensato all'etichetta che ho creato oggi ma forse la tua idea di creare un blog collegato funziona meglio. Se sarò costante nello scrivere di libri ti posso copiare l'idea?

    Al prossimo libro. Ne ho appena iniziato uno oggi, ne parlerò presto.

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  5. ciao... passo di qui per caso e.... quel libro l'ho terminato giusto ieri ! direi che hai detto bene e ne hai fatto un'ottima recensione !anche secondo me "venuto al mondo" è un capolavoro !!! buona serata

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  6. @busybatlazy: con Venuto al mondo ho veramente pianto. Se vuoi ogni tanto passa, ho un po' di libri arretrati di cui parlare. Buona serata anche a te

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  7. si l'ho letto anche io!!hai fatto un'ottima recensione!!!è il primo libro della Mazzantini che ho letto e beh non mi è piaciuto molto.... concordo con la tua ultima frase...quando ci chediamo se amiamo ancora o no... è ovvia la risposta...un bacio!

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  8. @Pink:se hai letto solo questo della Mazzantini devi ASSOLUTAMENTE leggere VENUTO AL MONDO, non ti deluderà ma prepara i fazzoletti.
    buona giornata

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  9. Inizio a seguirti oggi e guarda di chi parli? Della mia scrittrice preferita!
    Venuto al mondo è il libro grazie al quale è nata mia figlia. Se hai voglia leggi il mio post sotto l'etichetta Margaret Mazzantini.
    Complimenti per il blog!

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  10. @Mafalda1980: a me piaccio molto i romanzi della Mazzantini e VENUTO AL MONDO è un capolavoro. vengo a sbirciare da te.

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