Oggi mi sono imbattuta (e poi abbattuta) in (per) questa citazione del giornalista Giuseppe Prezzolini:
La moglie ha la sua posizione sociale segnata fra la serva e l'amante. Un po' più in su della serva e un po' più giù dell'amante. Fa le giornate da serva e le notti da amante
E mi sono ricorda di quando, in quel di Ferragosto, in un momento di scoramento perché stanca, delusa, triste e depressa ho rimproverato i miei cari dicendo: Voi avete per me lo stesso affetto che si ha per una serva
Ma essere moglie vuol dire davvero questo? Se non questo cosa? Cos’è una moglie?
Stando al vocabolario, moglie non è altro che il coniuge di sesso femminile.
E qui finisce. Nient’altro, nessun riferimento a obblighi, doveri o schiavitù!
Nonostante ciò sia già un bene, una definizione così concisa non mi aiuta di certo a capire.
E mentre il dubbio che moglie sia davvero sinonimo di serva inizia a farsi spazio nella mia mente, mi strappa un sorriso John Garland Pollard (politico statunitense, lui si che aveva capito tutto della vita) con la sua:
La moglie obbediente è quella cui il marito ha ordinato di fare ciò che vuole lei e lei lo fa.
Ma è durata ben poco. Continuando la mia caccia alla ricerca di una enunciazione, di un chiarimento che definisse il mio status, mi sono indignata di nuovo di fronte a questa di Basilio Magno (non poteva che essere un prete):
Le mogli devono essere sottomesse ai propri mariti, come la Chiesa a Cristo
Per fortuna che c’è anche un certo presidente degli Stati Uniti d'America Lyndon B. Johnson:
Mi sono convinto che per rendere felice la propria moglie bastano due cose: primo, lasciarle credere che può fare a modo suo e, secondo, lasciarglielo fare
Ma insomma, possibile che siano tutti pronti a fare dello spirito sulle mogli senza degnarsi di arrivare ad un punto fermo? Possibile che essere moglie sia solo essere la metà di sesso femminile nella coppia? Se sono moglie perché ho una fede al dito ok. Mi sta benissimo. Ma siamo sicuri che sia solo questo?
Ovunque guardi c’è chi è pronto, compresi personaggi illustri, a far battute, senza il minimo riguardo per la malcapitata. Leggete qua:
Se uno ti porta via la moglie, non c'è peggior vendetta che lasciargliela (Sacha Guitry - attore, regista e sceneggiatore francese)
Una moglie crede volentieri nell'innocenza del marito (Heinrich von Kleist)
Una moglie è uno schiavo che bisogna saper mettere su un trono (Honoré de Balzac)
Un po’ disperata ho cercato conforto nel web…
Peggio di così non poteva andare!
Dieci regole per essere una buona moglie
Estratto di un testo di economia domestica di una scuola superiore americana degli anni '50
1) Fategli trovare la cena pronta: programmate in tempo, anche la sera prima, una deliziosa cenetta. È un modo per fargli capire che avete pensato a lui e che vi preoccupate delle sue esigenze. Per lo più gli uomini arrivano a casa affamati, e la prospettiva di una buona cena fa parte dell'accoglienza calorosa di cui hanno bisogno.
2) Preparatevi: prendetevi un quarto d'ora per riposare, in modo che al suo arrivo vi trovi fresche e carine. Ritoccatevi il trucco, mettetevi un nastro tra i capelli, cercate di avere un aspetto gradevole. Lui ha appena trascorso una giornata faticosa. Siate un po' allegre e interessanti: vostro marito ha bisogno di essere tirato su, dopo tante seccature.
3) Mettete in ordine la casa: fate un ultimo giro per la casa appena prima dell'arrivo di vostro marito, per raccogliere da terra libri scolastici, giocattoli, cartacce ecc… poi spolverate i mobili con un panno. A vostro marito sembrerà di essere approdato in un'oasi di riposo e di ordine, e anche voi vi sentirete meglio!
4) Preparate i bambini: prendetevi qualche minuto per lavare il viso e le manine dei vostri figli (se sono piccoli), per pettinarli e, se necessario, per cambiargli i vestiti. Sono i suoi tesorucci, e a lui farà piacere vederli svolgere al meglio questo ruolo.
5) Riducete al minimo ogni rumore: al momento del suo arrivo eliminare qualunque rumore proveniente da lavatrici, lavastoviglie o aspirapolvere.
Cercate di far stare tranquilli i bambini. Siate felici di vedere vostro marito.
Salutatelo con un caldo sorriso che gli faccia capire quanto siete contente di vederlo.
Cose da evitare: Non accoglietelo con problemi o crucci. Non lamentatevi perché è in ritardo per la cena.
Consideratela un'inezia, rispetto a quello che ha passato durante il giorno. Mettetelo a suo agio.
6) Fatelo sedere in una comoda poltrona o suggeritegli di stendersi un po' in camera da letto.
7) Preparategli un drink fresco o tiepido.
8) Sistemategli il cuscino dietro la schiena e offritevi di togliergli le scarpe. Parlate a bassa voce, in tono calmo, rassicurante e piacevole. Consentitegli di rilassarsi e scaricare la tensione.
9) Ascoltatelo: avete tante cose da dirgli, ma quello del suo arrivo non è il momento giusto. Lasciate che sia lui a parlare per primo.
10) Fate che la serata sia sua: non lamentatevi mai perché non vi porta a cena fuori o ad altri piacevoli intrattenimenti. Cercate invece di comprendere il suo mondo di stress e di pressioni, il suo bisogno di distendersi e rilassarsi.
Questo è ciò che deve essere una buona moglie…
Manca il numero 0 a queste regole e cioè:
RispondiEliminasposare un marito bello, simpatico, intelligente che sia cotto di te e che soprattutto abbia un lavoro che ti permetta di startene a casa per 'eseguire' tutte le altre regole che seguono.
giusto, giustissimo!
RispondiEliminaquanto vorrei poter fare la casalinga.
Ciao Carissima,
RispondiEliminaposso condividere con te il fatto di essere donna perchè non sono mai stata mamma e mai stata moglie.
Non ho ipotizzato che potrei un giorno avere rimpianti per non avere vissuto l'esperienza di moglie, forse di mamma, ma se non c'è stata l'opportunità significa che doveva andare così. POI NON BISOGNA AVERE RIMPIANTI CASOMAI RIMORSI ...
Passiamo alla citazione del giornalista associata ad una foto che puzza di vecchio molto vecchio,
vedi non ci si può abbattere difronte ad una citazione perchè le citazioni riportate sono fatte da uomini
hai provato a cercare citazioni relative a moglie fatto dalle donne?
Ci si deve abbattere perchè purtroppo gli uomini hanno perso e stanno perdendo un'opportunità:
"L'opportunità dell'evoluzione, dell'emancipazione cosa che ha coinvolto le donne, tutte le donne, con i risultati che conosciamo ...
Gli uomini hanno trovato sempre tutto pronto, tutto dovuto lasciando la lotta a chi ne aveva più bisogno."
A questo punto di chi è la colpa? Esiste una colpa?
Dal momento che tu hai 2 bimbi hai una grande opportunità: quella di educarli con lo stesso principio legato al rispetto, alla libertà e alla responsabilità.
un consiglio:
le mogli dovrebbero far capire ai propri mariti che il loro ruolo non è quello della madre sempre pronta a perdonare le marachelle dei figli, ma che hanno accanto una donna, una compagna e anche una mamma, ma dei propri figli.
Quando la maggior parte degli uomini avranno capito questo non ci indigneremo difronte a citazioni fatte da preti e qualche altro sciocco uomo
Un prete mi ha detto che la donna è la regina della casa perchè serve, come Cristo per la Chiesa.
RispondiEliminaAnche io vivo questo, e è vero che si è serve. quello che pretendo io è l'essere amata.
Io servo casa, marito e figli
Voglio essere amata e rispettata. una pretesa la mia che esigo. E divento una iena se non accade.
Come si fa ad amare un bimbo senza servirlo? Come fa a crescere, a vivere, a sopravvivere?
La vita ha bisogno di servitori, uomini o donne che siano. Una donna si sente una schifezza se non lo fa, un uomo no.
Alla fine resterà solo l'amore che ho dato, e mi spiace per quegli uomini che si sono persi l'unica occasione di farlo. Cerco di pretenderlo da mio marito non per dividere la fatica, ma per dargli questa opportunità. Gli anni passano e la possibilità di amare pure.
Il nostro modello di vita è a fatica zero e gratificazione 1000.
Quando ho voluto farlo non ci sono riuscita, perchè non mi gratifica lasciare soli i bimbi o qualcuno infelice.
Quando ne ho piene le b....e mi prendo del tempo per me per ristabilirmi, e poi ho capito che sono felice di prodigarmi per la vita.
Voglio girarmi indietro e vedere che ho servito la vita, che ho amato tanto, che ci ho messo anima e cuore
Questo è quello che mi piace fare, quello che mi piace essere
Il mio non è l'unico modello, e non giudico nessuno se il proprio modello è diverso, l'importante è capire cosa si vuole. Ho amiche che vogliono godersi il matrimonio e lasciano spesso i bimbi soli per quattro giorni con tate e vanno con il marito a girare il mondo. Anche questo è un modello, e sono felice per loro che si divertono e vedono tanti bei posti. A me non piace per me, ma ben venga!
Quello che non va è incarnare un modello e desiderarne un altro. Questo divide e fa restare insoddisfatti perennemente. Bisogna lucidamente capire chi si è e cosa si vuole e farlo a prescindere dai giudizi e dai vecchi pregiudizi di chi ci sta intorno
un bacio grande
chiara
Chiara,
RispondiEliminail servire come lo intendi tu mi piace molto, ed è quello in cui mi rispecchio di più.
Ed è proprio vero che non se ne riesce a fare a meno.
Quello che detesto, e che purtroppo vedo accadere in molti casi attorno a me, è quando la donna finisce con l'essere una serva in senso spregiativo, vista al pari di una cameriera, quasi fosse un'estranea cui affidare le faccende domestiche, verso la quale non si nutre la minima considerazione.
Non sono una serva ma sono lieta di servire, la famiglia, gli amici e le persone a cui voglio bene.