venerdì 2 settembre 2011

Ieri ho fatto la mamma

Cronaca di una quiete inaspettata

Non ci posso credere! È successo!

Ieri sono uscita dal lavoro, sono andata a prendere i bambini, ci siamo preparati e siamo usciti. Destinazione: centro città.
Dopo una piccola sosta in ufficio di papà abbiamo fatto una passeggiata tra i palazzi storici del centro, ne abbiamo ammirato le grandi finestre e l'architettura
- Mamma io voglio abitare in un grande palazzo come questo!

Abbiamo passeggiato tra i giardinetti e giocato con i piccioni
-Mamma, guarda che bei fiori
-Mamma, corri guarda che pesce grosso che c'è qui
-Mamma, posso spostarmi dall'altra parte per vedere dove va?


Ci siamo addentrati nei vicoli e abbiamo fatto su e giù per le gradinate
-Mamma, posso correre fino la e poi ti aspetto in fondo?
-Mamma vado anche io. Ci vediamo in fondo alle scale
-Mamma guarda quante porticine!

Abbiamo continuato a passeggiare fin verso le sette poi siamo risaliti in macchina.
Sto guidando e non sento un rumore
Sto guidando e ascolto la musica che ho scelto io
Sto guidando e mi sento serena
Oddio non avrò mica dimenticato i figli nel parcheggio?
Macché, sono proprio lì, dietro di me, legati ai loro seggiolini che guardano tranquilli il panorama che scorre veloce dai finestrini.

Inizio a pensare ad un miracolo, ma non è finita qui.
Rientriamo a casa.
- Mamma possiamo guardare un po' di Tv?
- Ok, ma prima andate a lavarvi le mani
Detto fatto.

Dopo un po' rientra anche papà, che viene salutato con un sorriso.
L'ora di cena si avvicina. Su mia richiesta Elly mi aiuta ad apparecchiare senza protestare. Pilo non interviene per dire che lo vuole fare lui, continua a giocare sereno in salotto.
- È pronto, venite
Ci sediamo a tavola e, più o meno in tempi accettabili finiamo la cena.
La Tv è accesa ma nessuno ci fa caso più di tanto.
I bimbi raccontano cosa hanno visto a papà.
Dopo cena sparecchio, carico la lavastoviglie e loro tranquilli sul divano a guardarsi un po' di Tv.
Li porto in bagno per le docce e senza problemi poi si lavano i denti e mettono il pigiama.
Torno in cucina per finire le faccende e loro, che non vogliono stare soli in camera, mi chiedono se possono farmi compagnia.
Come dirgli di no dopo una giornata così.
Si arrampicano sugli sgabelli e con un occhio a me e uno al film aspettano che io finisca.
Andiamo in camera, ognuno sul suo lettino e...
... si addormentano insieme alle avventure di Cipollino (da Le storie della fantasia, Gianni Rodari - ve lo consiglio!!).

Sono poco più delle undici, silenzio, pace. Questa non è casa mia.
Cerco con la memoria ma non riesco a ricordare quando ci sia stata una serata uguale a questa.
E allora, siccome non sono impazzita ma è successo davvero, grido al miracolo.
Due bimbi così li invidierebbe chiunque, e ieri la fortuna è toccata a me. È in queste occasioni che sei felice di essere mamma, che tutto sembra possibile e un sorriso di soddisfazione si fa strada sul tuo viso.
Eppure non mi sembra di aver fatto nulla di straordinario. Ma forse per loro lo era. Mi sono solo detta Oggi non mi va, lavatrici e pulizia aspetteranno, oggi voglio fare qualcosa di diverso. Oggi si va a spasso.
E a loro è piaciuto, ma forse sarebbe stato lo stesso se avessimo giocato al parco o dipinto a casa. Forse solo il fatto di essere lì, ed essere lì solo per loro ha fatto il miracolo.
Si è vero, ieri avevo anche più tempo perché sono uscita prima dal lavoro. È difficile, perché ogni giorno sono mille le cose da fare ma ci voglio riprovare. Due bambini sereni valgono bene un bucato non fatto.
Pilo, Elly vi adoro!
Magari non tutti i giorni, ma regalatemi di nuovo una giornata come questa.

P.S. Non sono Wonderwoman, sono andata a letto sfinita, con le che gambe mi tremavano dalla fatica... No, a pensarci bene non sono Wonderwoman, sono molto di più, sono una mamma

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